Boerenerf Rabarber (Oogst 2023)

Siamo nel Pajottenland, storica regione a vocazione agricola nei dintorni di Bruxelles: è a Huizingen – piccola frazione del villaggio di Beersel – che nel 1864 comincia la storia di Eylenbosch, produttore di Lambic che sopravvisse alle due guerre mondiali, ma dovette soccombere all’avvento e al predominio commerciale delle bevande zuccherine e delle birre edulcorate che dagli anni Cinquanta soppiantarono quasi completamente l’antica tradizione belga della fermentazione spontanea.

La famiglia Eylenbosch si impegnò nei successivi decenni esclusivamente nell’attività agricola, coltivando orzo e alberi da frutto – almeno fino al 2019, quando il giovane Senne (promettente birraio formatosi alla corte della vicina Brouwerij 3 Fonteinen) decise di riconvertire la fattoria in Geuzestekerij, cominciando ad assemblare e a lasciar maturare nella propria bottaia Lambic provenienti da 3 Fonteinen, De Troch e Lindemans, unendoli all’occorrenza alla frutta locale.

Realizzato in tiratura estremamente limitata, Rabarber è un Lambic macerato con tre varietà di rabarbaro coltivate da Joppe, fratello di Senne, nella sua fattoria biologica didattica di Dilbeek, che lo ha contestualmente introdotto nell’associazione no profit belga Herne Rabarber’t, che promuove il consumo di questo vegetale nella più ampia varietà di cibi e bevande.

Temprando le tradizionali caratteristiche del Lambic, il rabarbaro è noto per la sua acidità e l’aroma fresco e leggerissimamente piccante: raccolto al giusto grado di maturazione e impiegato in soppesata quantità, offre alla fermentazione spontanea una nota dissetante, fresca e dalla decisa tonicità agrumata e terrosa, che impreziosisce ottimamente il già rustico profilo organolettico.

Dorata dai riflessi aranciati e lievemente opalescente al calice, dal corpo leggero con elegante perlage, si rivela un’esperienza capace di aprire a un mondo di sapori inconsueti e profondi, con un bouquet aromatico e gustativo dagli intensi sentori selvaggi (sella di cavallo, muffa, aia) e di cantina (note vinose e legnose) che si amalgamano con un’acidità pungente e rinfrescante (dalle sfumature citriche, lattiche e acetiche) e dai raffinati intrecci fruttati (pesca, albicocca).