OpperBacco Abruxensis Con Fiori D'Acacia E Sambuco

Caratteristiche e degustazioni Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione Gradi Plato 11.4   Stile Sour / Wild Ale Temperatura di servizio 6/8°C   Formati disponibili Bottiglia 33cl Allergeni Orzo, Frumento Realizzata con materie prime abruzzesi, impiegando lieviti Saccharomyces, Torulaspora e Brettanomyces selezionati da uve locali in collaborazione con l'università di Teramo. Fermentazione e maturazione avvengono nelle barrique che un tempo contenevano i migliori Montepulciano d'Abruzzo. In questa versione sono stati utilizzati fiori di sambuco ed acacia sfruttandone la microflora presente sui petali. dal colore dorato paglierino è una birra secca e rinfrescante, molto profumata, in cui le note floreali sono ben bilanciate con i sentori aciduli e lattici tipico dello stile.

La Abruxensis fiori nasce durante il lockdown ed è dovuta a un colpo di genio che ha spinto il birraio a reperire lieviti indigeni normalmente forniti dall'Università di Teramo. Si è quindi deciso a fermentare la birra con l'inoculo di fiori sambuc..

La Abruxensis fiori nasce durante il lockdown ed è dovuta a un colpo di genio che ha spinto il birraio a reperire lieviti indigeni normalmente forniti dall'Università di Teramo. Si è quindi deciso a fermentare la birra con l'inoculo di fiori sambuc..

Acquista online Birra Opperbacco Abruxensis Fiori bottiglia 33cl al prezzo di 4,72 € euro. Birra prodotta con ingredienti di origine fieramente abruzzese, utilizza lieviti di uva e l'inoculo di brettanomiceti, per poi affinare in botti esauste. In questa versione, vengono aggiunti fiori di acacia e sambuco. La birra viene fatta fermentare spontaneamente utilizzando la microflora naturalmente presente sui petali dei fiori. Una birra fesca, con le note floreali in primo piano e sensazioni che possono ricordare quelle del miele, una gradevole astringenza e acidità.

Dalla bottiglia:

L'Abruxensis "Fiori di Testa" è nata durante il lockdown. Non potendo reperire i nostri lieviti dall'Università di Teramo, abbiamo deciso di far fermentare in modo spontaneo il mosto di birra, sfruttando la microflora presente sui petali dei fiori di acacia e sambuco.